Abbiamo ricevuto comunicazione da Federico De Strobel della scomparsa di Roberto Frassetto con queste parole: “Purtroppo mi è stato comunicato ieri dalla moglie Fabrizia la triste notizia della scomparsa di Roberto Frassetto. È una grande perdita per il mondo scientifico marino. Roberto è stato, altre che MOVM (Medaglia d’Oro al Valor Militare) ed eroe del periodo bellico, un pioniere dell’oceanografia italiana nonché tra i primi ricercatori del nostro Centro e alcuni di noi sono stati suoi colleghi. Penso sia quindi giusto, nel modo che ritieni più appropriato, darne notizia alla comunità dei Saclantici.”
Chi ha avuto modo di lavorare con Roberto Frassetto testimonia che Roberto ha lasciato un segno profondo nella formazione, non solo dei futuri scienziati, ma anche agli assistenti scientifici e tecnici che hanno collaborato con questo pioniere.
Il 30 Settembre 2011 in occasione dell’inaugurazione della sede dell’HOS (The Historical Oceanography Society), fondata da Federico De Strobel, il Dott. Roberto Frassetto ha ricevuto il premio HOS award 2011 e la nomina a Socio Onorario dell’Associazione a riconoscimento del suo impegno scientifico al Centro Saclant e nel resto del mondo.
Per chi non l’ha conosciuto estraiamo da Wikipedia una piccola descrizione di questo importante personaggio: Roberto Frassetto dopo essere passato nella riserva, i suoi interessi si sono accentrati nelle ricerche idrofoniche per il Naval Ocean Research della Marina degli Stati Uniti, facilitato dal fatto di parlare perfettamente l’inglese e l’americano, essendo la madre americana, pittrice di alto livello. Ha poi lavorato al centro Nato di La Spezia sullo sviluppo dei correntometri. Ha condotto esperimenti e studi che lo hanno portato a diventare direttore dell’Istituto per la Studio delle Grandi Masse del CNR a Venezia e presidente del IGBP Italia (International Geosphere Biosphere Program) del Global Change. È stato tra i primi in Italia a parlare di Effetto Serra (curando diversi lemmi della Enciclpledia della Scienza e della Tecnica Arnoldo Mondadori Editore) e a sostenere che la “terra è un sistema integrato di vari fluidi (aria, acqua, terra – nel senso di placche tettoniche)” che interagiscono in continuazione. Ha collaborato con l’Agenzia Spaziale Europea per la progettazione del primo satellite europeo.
Nel 1956 è sceso, con Jacques Piccard, nella fossa di Ponza, a 3000 metri di profondità, con il batiscafo “Trieste”.
Esprimo il mio profondo cordoglio per la perdita di un caro collega dei miei vecchi tempi, di un pioniere della ricerca oceanografica, che si era molto adoperato per la collaborazione tra i “baroni” delle università italiane. Rimanga vivido tra di noi il suo ricordo.
Giancarlo Vettori
Ho anch’io avuto la fortuna e il piacere di conoscere Roberto Frassetto, era una persona squisita, uno scienziato e un eroe italiano. La sua scomparsa lascia in noi, un vuoto incolmabile. Dobbiamo essere fieri di averlo avuto come connazionale. Ricordiamo sempre così! Mi unisco al cordoglio dei suoi cari.
Giancarlo Feroleto
Ho avuto il piacere di incontrarlo due anni fa a Roma, abbiamo parlato di SACLANT, e mi ha anche riconosciuto. un tuffo nel profondo passato remoto.
Claudio Di Prisa