IL PANINO DELLA CASA
Il pane, il buon pane nostro!
di Roberto Della Maggiora
Dovunque andassimo, nelle cittadine norvegesi di Tromsø, Hammerfest, o in Islanda a Rekjavik o a Eskifijordur, un piccolo porticciolo nella parte orientale dove l’odore di pesce e di sardine affumicate era sovrano, o alle Faeröer a Lerwich, bene, il panino della casa,(in questo caso della nave), non mancava mai.
Uscivamo, un gruppetto con questo grande collega e amico “Sergio” che immancabilmente si portava appresso il pane casereccio che a dire il vero non era male per essere preparato dal cuoco della nave. E faceva bene a giudicare male quella roba scura che ti presentavano in tavola e che del nostro pane non era nemmeno lontano parente.
Lo prendevamo in giro amichevolmente, oltretutto lui era un grande mangiatore di pane e se non c’era in tavola quello di suo gradimento storceva subito la bocca e un “ma come si fa” gli usciva spontaneamente.
Fatto è che alla fine ci pescavamo anche noi nel sacchetto del “grande” Sergio .
È con rimpianto se penso a quei momenti passati insieme di duro lavoro, specialmente quando il mare si ribellava alle nostre calate oceanografiche o acustiche, ma anche di grande esperienza di vita per averci permesso di visitare tanti posti in mari lontani.
Bravo Roberto, hai iniziato pure tu a scrivere.