Sono passati esattamente dodici anni da quando sono sbarcato per l’ultima volta dall’Alliance, alla fine della mia carriera lavorativa. Era l’otto marzo del 2009 rientravamo dalla crociera denominata TSS09 che si svolse negli stretti della Turchia. Arrivammo alla Spezia accolti da un tramonto di fuoco, il sole stava tramontando dietro la chiesa di San Pietro a Portovenere, avevamo ammirato prima di entrare in porto il profilo delle Apuane, e il paese di Monte Marcello, che per l’occasione erano dipinto dal rosa dal tramonto.
Nonostante siano passati molti anni, faccio un sogno ricorrente, quello di essere a bordo di una nave, ma gli ambienti si mescolano come se fosse una fusione di pezzi delle navi dove sono stato imbarcato. Pezzi di Maria Paolina, si mischiano con quelli dell’Alliance, del Leonardo, del Manning, del Tydeman e della Belgica. Ogni volta, nel sogno, compagni di viaggio diversi.
L’altra notte ho sognato di essere sull’Alliance in un locale immenso, forse il laboratorio. L’ambiente era scuro e disadorno, vecchi macchinari arrugginiti erano pronti per essere sbarcati. Sul pavimento un’apertura come se si volesse costruire una scala per raggiungere la stiva sottostante, come sulla Paolina. La nave sembrava in piena ristrutturazione.
In quell’ambiente non ero solo, c’era Tunkay, capo crociera anche nel sogno. Poco lontano c’era Piero Boni e Piero Serani intento a sistemare le sue apparecchiature. Giliberti, che sorrideva, era seduto su una montagna di corde. Altri, di cui non scorgevo il viso, andavano avanti e indietro, forse marinai della Marina Militare. Tunkay mi chiese se avevo portato l’EPC Recorder, gli risposi di sì, ma che era una versione modificata che non potevamo utilizzare perché il computer ad esso collegato era stato dichiarato “write-off”. Anche le macchine di Piero Boni era state buttate via, senza salvare il suo prezioso lavoro.
Eravamo in navigazione, ma seduti su panche di fortuna, non stavamo facendo niente. Siamo in “trasferimento”, dobbiamo ancora arrivare sul punto, ho pensato, con un senso di angoscia. Non trovavo la mia postazione abituale e non trovavo neanche le mie casse con i preziosi manuali, che mi hanno accompagnato in ogni crociera. Ero sgomento, ma un improvviso colpo di mare mi ha svegliato.
Raramente ricordo un sogno con così tanti dettagli.
Auguri miei cari amici, un augurio di Buona Pasqua ovunque voi siate; anche a quelli che non ci sono più.
Andrea
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Angelo Spairani detto Pino
Ieri 22 Gennaio 2021, primo mese del nuovo anno, il nostro amico e collega, Angelo Spairani detto Pino, se n’è andato dopo una breve malattia. Dall’annuncio a tutt’oggi molte sono state le testimonianze di stima, di affetto, e di dolore da parte degli amici-colleghi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo.
Personalmente, non ho fatto tantissime uscite in mare con “Quelli del T-Boat”, ma quelle poche, forse una decina in tutto, mi hanno fatto appezzare tutto l’equipaggio e Pino in modo particolare per il suo modo affabile, professionale, da vero amico; ma non bisognava necessariamente andare in mare per apprezzare tutto l’equipaggio, bastava andare lungo il molo dove era ormeggiato il “Manning” per entrare in contatto con queste persone meravigliose. L’equipaggio era com’era perché Pino l’aveva plasmato secondo il suo carattere e la sua generosità.
Il lavoro era in coperta e in laboratorio, ma Il cuore del “Manning” era sotto coperta dove c’era la cucina e la piccolissima sala da pranzo ben arredata da Giorgio Zaccari, che sapeva sfruttare al massimo il più piccolo spazio. A capotavola c’era Pino, che dispensava amicizia e giovialità. Pino l’ho (e mi sento di dire l’abbiamo) apprezzato anche in navigazione, nel suo ambiente naturale. Anche in situazioni difficili sapeva sempre affrontare i pericoli e scansarli, molti sarebbero gli episodi da raccontare, ed uno l’ho raccontato nel mio ultimo libro, nel capitolo: “La Tempesta a Porto Ferraio”
Preziosa e proficua è stata la partecipazione a moltissime missioni del Comandante Pino Spairani con il “suo” T-Boat in supporto alla Maria Paolina prima, e all’Alliance poi. Era una festa quando Pino e il suo equipaggio venivano sottobordo, eravamo tutti affacciati sulla murata per scambiare apprezzamenti, notizie e scherzi. Ci portavano i giornali. Determinante era il lavoro di Pino per chi soggiornava sulle Formiche. Erano loro che al mattino andavano a “fare la spesa” a Porto Santo Stefano per i colleghi sulle Formiche.
Adesso Pino ha raggiunto il suo equipaggio che lo ha preceduto nell’ultimo viaggio: Gianni Maltese con il suo “cous cous” e salsa piccante, le barzellette e gli scherzi di Stelvio Barsotti, i manicaretti di Giuliano Betoli quando era ai fornelli e Inversini. Con loro navigherà in acque limpide, luminose, calme e serene.
Ciao Pino, grazie della tua amicizia
Alcuni commenti sulle chat ISaclantici e Amici Saclantici
Andrea Cavanna: Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze.Io lo ricorderò sempre al timone del T-BOAT. Addio Pino, salutami Giuliano.
Ettore Ticchiati: Sentite condoglianze alla famiglia.
Nataline Arena: Un abbraccio alla famiglia. Caso strano solo ieri pensavo a lui. Natalie
De Strobel Federico: Le mie piu’ sentite condoglianze alla famiglia F. De Strobel
Vittorio Grandi: La scomparsa di Pino mi rende orfano di un uomo che mi ha insegnato a stare a bordo, a lottare contro il mal di mare, ad apprezzare il lavoro si squadra, a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Grazie amico mio per tutto quello che mi hai insegnato e per la tua amicizia. Ti porterò per sempre nel mio cuore.
Marco Formisano: Sentite condoglianze Marco Formisano
Marino Cecchetti: Un caro abbraccio alla famiglia
Selvanizza Eros: Sentite condoglianze alla famiglia e un pensiero di grande affetto a lui per avere condiviso con noi una parte del nostro percorso di vita.
Anna Bonanni: Sentite Condoglianze per la perdita di una splendida persona. Anna Bonanni
Prezioso Federico: Quante crociere, quanto mare, un amico, un comandante, abbiamo parlato ottobre scorso a Deiva, tristezza, sta sparendo il A.S.W. center
Roberto della Maggiora: Mi associo a tutti i Saclantici nell’inviare alla moglie e ai familiari le più sentite condoglianze. Roberto e Bruna Della Maggiora
Jacqueline Deramo: Cari saluti a una bravissima persona e collega. Sentite condoglianze alla famiglia.
Diego Albizzi: Sono profondamente addolorato. Alla famiglia vadano le mie più sentite condoglianze.
Marco Cassola: Abbiamo perso un caro amico Sentite condoglianze alla famiglia
Piero Guerrini: Sentite condoglianze alla famiglia, Pino mi ha sempre impressionato per la sua umanità. Per molti anni alla mattina abbiamo viaggiato sullo stesso treno. Piero Guerrini
Pio Giannecchini: Sentite Condoglianze alla famiglia. PIO G.
Maria Grazia Colombo: Mi associo a tutti voi per esprimere sentite condoglianze alla famiglia. Graziella
Grazia Garofano: Sentite condoglianze alla famiglia. Grazia
Algelo Lombardo: Sentite Condoglianze alla famiglia.Angelo Lombardo
Domenico Galletti: Un altro pilastro della nostra vita in mare se ne è andato.Lo ricordo con grande affetto. Le mie più sentite condoglianze alla moglie e alla famiglia tutta. Ciao Pino
Alberto Berni: Sentite condoglianze alla famiglia. Alberto Berni
Marco Mazzi: Io, uomo privilegiato, per aver conosciuto Pino. E Giuli….
Enrico Muzi: Sentite condoglianze fam. Muzi
Piero Boni: Ciao Pino. Condoglianze alla famiglia. Boni
Varlese Umberto: Grande persona e grandissimo Comandante. Condoglianze alla famiglia. Ciao Pino
Lavinio Gualdesi: E anche un carissimo amico che purtroppo non sentivo da tempo. Che tristezza. Un caldo abbraccio alla famiglia. Lavinio
Ferda Turgutcan: Pino, felice di averti conosciuto. Riposa in pace nei mari più belli.
Lorenzelli Piero: Pino, ti abbiamo voluto tanto bene
Tunkay Akal: Mi dispiace molto sentire che abbiamo perso Pino. Abbiamo avuto una lunga amicizia sia a bordo che socialmente. Le mie condoglianze a Gavina e alla sua famiglia. Tuncay
Checco Faggioni: Ho letto ora con dispiacere che il nostro caro e grande Pino ci ha lasciati. Buona navigazione nei cieli. Sentite condoglianze alla famiglia. Faggioni
Algelo Lombardo: Condoglianze alla famiglia. Lombardo
Zaccari Giorgio: Sentite condoglianze alla famiglia per la perdita di Pino un gran collaboratore.
Divo Bologna: Sentite Condoglianze alla Famglia Spairani per la scomparsa del caro PINO Divo
Piero Guerrini: Mi ricordo Pino intervistato dal telegiornale alla festa per la consegna del Leonardo, forse era il 2002. Sentite condoglianze Piero Guerrini
Varlese Umberto: Si Piero era il 6 settembre 2002.
Maria Pia e Briano Tonarelli: Ciao Pino. Condoglianze alla familia. Briano e Maria Pia
AUGURI 2021
Visto com’è andato il 2020 ero molto tentato di non fare gli auguri, per scaramanzia. Ma visti i molti post messi sulle nostre chat: iSaclantici e Amici Saclantici. Ho cambiato idea. Quindi.
Nella speranza che questa pandemia finisca e ci permetta di riunirci e vederci come abbiamo fatto sino all’anno 2019.
Sono particolarmente contento che le nostre chat siano molto animate il ché significa che siamo molto uniti e ci “Vogliamo Bene”.
Auguri
Andrea
E vi pagano pure!
È questo il secondo libro di ricordi di Andrea Cavanna. Alle storie di viaggi per mare, si alternano aneddoti di lavoro, visite a luoghi lontani e sconosciuti ai più, vicende sensazionali, situazioni di forzata convivenza, qualche volta fastidiosa, ma anche sentimenti di grande amicizia e forte solidarietà di gruppo.
Già il titolo “E vi pagano pure!” dà l’idea, spesso sbagliata, che, chi per motivi di lavoro, sia costretto a viaggiare è ritenuto più fortunato, rispetto a chi deve svolgere la propria occupazione in un ufficio, in una fabbrica o in una altra attività stanziale. Ciò può essere vero solo in parte.
Vivere per lunghi periodi, come ha ben descritto Andrea, nel ristretto spazio di una imbarcazione, spesso piccola e scomoda, dove si muove tutto un microcosmo, una comunità umana lavorativa variegata,ricercatori e marinai, ciascuno con le proprie competenze, ma anche con i propri pregi e i propri difetti non è cosa facile.
Se poi alla convivenza forzata si aggiungono gli inconvenienti del lavoro, inevitabilmente presenti, il malessere fisico dovuto alla turbolenza del mare e i rischi di vivere sopra una imbarcazione non sempre idonea alla navigazione oceanica, vale il detto che tutto quel che luccica non è necessariamente oro.
E Andrea, tra una escursione di piacere, una visita a località stupefacenti e una seduta conviviale, queste situazioni di imbarazzante malessere, di traversate in acqua perigliosa e di intoppi lavorativi li evidenzia bene nelle sue storie. Fa percepire il timore della navigazione non sempre sicura, vivere la preoccupazione degli imprevisti, addirittura provare il mal di mare, e soffrire per gli incidenti mortali sul lavoro.
Con una scrupolosa descrizione, correlata da suggestive fotografie, Cavanna mostra ai lettori i variopinti tramonti in mare, la stupefacente natura islandese, il fenomeno del sole a mezzanotte, gli immensi parchi canadesi, le magnificenze architettoniche della Turchia e tanti altri paesi che solo pochi hanno potuto conoscere.
Da buongustaio, Andrea non poteva omettere un riferimento alla esperienze culinarie; in molti dei suoi racconti sono descritte le difficoltà di condividere ed adattarsi ai sapori e ai profumi di piatti dai nomi più o meno esotici cucinati a bordo da cuochi di tutto il mondo o consumati in ristoranti del nord Europa, come la cucina olandese, giudicata non proprio bonariamente ‘na vera ciofeca.
Questo libro-diario – che per Andrea Cavanna è stato un esercizio di memoria, un recupero di ricordi di vita lavorativa, raccolti anche con il contributo di alcuni colleghi – può essere letto come una guida alla scoperta della terra e dei suoi infiniti panorami. I lettori sedentari potranno scoprire il piacere di girare il mondo e immaginare le sue bellezze comodamente seduti in poltrona, i lettori più avventurosi, invece, mossi dalla curiosità, potranno scegliere di andare a visitare, prima o poi, una delle straordinarie località raccontate.
Pino Marchini
Purtroppo il libro non può essere presentato come la volta scorsa in uno dei nostri pranzi Saclantici a causa della pandemia in atto, ma è disponibile, per chi fosse interessato all’acquisto, nei seguenti punti vendita, alla Spezia: “Libreria Ricci” in via Chiodo 103, “Edicola di Piazza del Mercato” (di fronte al bar Cavour), a Sarzana: “Libreria Canale” in piazza Garibaldi, 14 e “Libreria il Mulino dei Libri” in via Mazzini, 34.
Il prezzo del libro è di 13.00 € più eventuali spese di spedizione 2.00 € per chi lo volesse ricevere a casa. Pagamento con bonifico o con Paypal. Le cui istruzioni vi verranno inviate privatamente.
Guida a MyHealth
Spero di fare cosa gradita scrivendo questa piccola guida per inviare le nostre richieste di rimborso all’Allianz utilizzando lo smartphone, che ritengo molto pratico, ma per qualcuno un po’ ostico.
Propongo di usare questo metodo per inviare le richieste di rimborso perché ho sperimentato che vengono sbrigate e pagate velocemente. I vecchi metodi quali l’invio per posta e per e-mail hanno qualche svantaggio. La posta cartacea corre il rischio di andare perduta sia durante il trasporto che negli uffici dell’Allianz (È già successo, con perdita di documenti irriproducibili. Vi consiglio di fare delle copie prima di inviare gli originali), le mail non si perdono ma seguono una procedura diversa ed è più lungo l’iter del rimborso.
Per utilizzare questo nuovo metodo occorre scaricare l’applicazione sul proprio telefono cercando su Play Store di Android o sul sito di Apple.
(I telefoni che hanno vecchie versioni di Android non sono compatibili con questa applicazione, ve ne accorgerete quando tenterete di scaricarla ed installarla. Non ci sono soluzioni se non quella di cambiare telefono con uno più recente.)
La prima volta che si accede vengono richieste le credenziali di accesso che sono le stesse con le quasi si accedeva al portale dell’Allianz da computer. Chi non ha le credenziali di accesso si deve registrare.
Durante la registrazione occorre avere a portata di mano il Numero della Polizza (riportato sulla tesserina grigia), e i dati relativi alla banca (IBAN). Verrà chiesto di creare una Password che userete tutte le volte che entrerete nella applicazione MyHealth. La password deve essere lunga almeno 8 caratteri, contenere almeno un carattere speciale (@#$&), caratteri minuscoli e maiuscoli e almeno un numero. (questo metodo garantisce maggior sicurezza).
Prendete nota da qualche parte del vostro username che sarà la vostra casella di posta e della password.
Ultimamente l’APP ha cambiato aspetto e modo di accedere, pertanto qui di seguito riporto le schermate principali per guidarvi passo, passo alla compilazione.
Una volta avviata l’applicazione compare la schermata di accesso
In alto a sinistra dovrebbe comparire un menù a tendina con il quale si può scegliere la lingua, se volete potete scegliera la lingua italiana. Gli esempi delle schermate proseguono con la lingua inglese. Ma la sostanza non cambia.
Chi non avesse le credenziali di accesso deve registrarsi premendo su REGISTER HERE o REGISTRATI
Questa schermata elenca le cose che si possono fare: inviare una richiesta di rimborso, controllare la lista dei benefit che la polizza prevede, informazioni sulla privacy, un assistente, trovare un ospedale, una clinica oppure trovare la lista dei contatti.
In alto a destra c’è un simbolo con tre lineette sovrapposte se premuto vi mostra lo stesso menù in formato testuale. Scegliete quello che più vi aggrada.
Noi vedremo solo come si sottopone un Claim. Quindi premete My Claims
La schermata successiva vi chiede se la richiesta riguarda un incidente e se le spese sono pagate da altra polizza assicurativa di altra compagnia. Le risposte sono già imposta a NO. Nel menù a tendina Payee selezionate Insured Member (Assicurato)
La schermata successiva vi chiede di indicare il metodo di pagamento e la valuta del rimborso. Sarete agevolati perché premendo su i menù a tendi vi proporrà i metodi che avete comunicato al momento della registrazione.
Con la prossima schermata si aggiunge la fattura.
Nella prossima schermata ci viene chiesto di selezionare il nome del paziente. Premendo su menu a tendina appare la lista del titolare e dei suoi famigliari.
La nazione di Trattamento
Chi eroga il trattamento (nome del dottore o nome dello studio medico o della farmacia …)
La data del trattamento (premendo sull’icona a destra compare il calendario)
Il tipo di trattamento
Per completare la schermata della fattura indicare:
Ragioni della malattia (si possono scrivere sino a 100 caratteri)
La valuta della fattura
L’ammontare della fattura
La data della fattura premendo sull’icona del calendario.
A questo punto dobbiamo scattare una foro della fattura oppure selezionare un documento dal cellulare. Si scatta la foto della fattura o dello scontrino e si preme OK le la foto vi sembra leggibile. Dopo la foto dello scontrino, per esempio si può anche scattare la foto della prescrizione medica o altra informazione utile circa la fattura.
Ultimo passaggio Premere su SAVE INVOICE o SALVA FATTURA.
La Fattura verrà salvata e si potrà proseguire con un’altra fattura seguendo di nuovo la procedura per ogni fattura allegata.
Dopo il salvataggio della fattura comparirà la schermata che avrà due opzioni:
AGGIUNGERE UN’ALTRA FATTURA
INVIARE LA RICHIESTA DI RIMBORSO
Solo alla fine premerete il pulsante SUBMIT CLAIM o INVIA CLAIM.
L’applicazione MyHealth alla voce MyClaims oltre a permettere l’inserimento di una richiesta di rimborso permette anche di vedere lo stato di lavorazione della richiesta, il loro completamento e la storia delle nostre richieste di rimborso nel corso degli anni.
Spero di essere stato chiaro. Se avete dei dubbi contattatemi.
Addio Gilli
Oggi è una brutta giornata, iniziata con la scomparsa di un nostro caro amico e collega Giuseppe Giliberti detto Peppino ma tutti lo chiamavano Gilli. Parlare di lui è facile, basta pensare ad una persona buona e gentile sempre allegro e pronto allo scherzo.
Ricordo le molte partite a tennis, mai un bisticcio per una pallina discutibile (dentro o fuori?) mai uno screzio. Appassionato di sci all’inverosimile.
Io non ha lavorato a diretto contatto con Peppino, ma con lui ho partecipato a decine di crociere e ho imparo ad apprezzarlo per la sua serietà sul lavoro, una persona affidabile, così i suoi colleghi più stretti dicevano di lui.
Devo ricordare che nonostante la sua allegria, nei momenti di tristezza che capitano a tutti, il suo pensiero andava all’incidente in cui ha perso la vita Bruno Matteucci. Non riusciva a capacitarsi che la sua morte fosse sua solo per il fatto che discussero per andare a pranzo.
Poco prima dell’incidente Bruno e Peppino Giliberti si stavano mettendo d’accordo per decidere chi doveva andare a mangiare. Peppino disse: “Bruno, vai tu a mangiare, resto io sul ponte.” Bruno rispose: “No, vai tu, per me è presto.”
Per tutta la vita ha pensato che avrebbe dovuto insistere di più. Spero che oggi si siano ricongiunti nell’immenso mare dell’eternità.
Il suo allontanamento repentino dal Centro gli è stato traumatico, non solo per la perdita del lavoro, che ha aggravato la sua situazione economica, ma perché amava il suo lavoro. Ma ha saputo reagire e a non perdere la sua vitalità. Quante volte l’ho incontrato a cavallo della sua inseparabile moto. Ultimamente aveva dovuto rinunciarci per problemi alla vista. Non si sentiva più sicuro.
Che fosse uno bravo e stimato amico e collega lo dimostra la lunga catena di testimonianze sia sul gruppo WhatsApp de iSaclantici.
Ecco una carrellata di testimonianze di affetto:
Emanuele Bianchi: Questa mattina verso le otto è manca tp il nostro ex collega. Giliberti. I funerali giovedì verso le 10 a Spezia. Non so se possibile andare per via della pandemia!
Piero Guerrini: Era un caro amico, sentite condoglianze alla famiglia.
Marco Cassola: Povero Gili Mi dispiace tanto Era un caro amico Con il quale ho trascorso dei bei periodi in Grecia per lavoro e anche sui campi da tennis
Clara Saccomani: Condoglianze alla famiglia. Era una collega gioioso e positivo. Clara
Ettore Ticchiati: Sentite condoglianze alla famiglia
Jacqueline Deramo: Condoglianze alla famiglia. Jackie
Ferda Turgutcan: Condoglianze alla famiglia.
Marco Formisano: Condoglianze alla famiglia.
Marino Cecchetti: Anche io lo ricordo con affetto, gioioso malgrado i suoi problemi. Spericolato sulle piste da sci, spassoso sui campi da tennis. R. I. P. amico.
Anna Bonanni: Anche lui ci ha lasciati. Era una persona Solare, molto educato e sapeva farci essere positivi. Ciao Gili ti ricorderemo sempre GIOIOSO. Sentite Condoglianze alla famiglia.
Nataline Arena: Mi dispiace tanto. Condoglianze alla famiglia.
Pio Giannecchini: Sentite Condoglianze se alla famiglia Pio Giannecchini
Lavinio Gualdesi: Emanuele. Credo il suo numero non sia in questa chat. Se c’è l’hai ti spiace copiare i nostri messaggi di cordoglio? Lo avevo incontrato mesi fa in città.., Quanti bei ricordi …
Flower Caroline: Condoglianze alla famiglia. Caroline
Luigi Maggian: Condoglianze anche da parte mia. Lo ricordo con tanta simpatia.
Maria Pia Vergassola e Briano Tonarelli: Condoglianze alla famiglia.
De Strobel Federico: Una triste notizia le mie più’ sentite condoglianze alla famiglia
Andrea Cavanna: La sua disponibilità e la sua energia sia sul lavoro che nello sci e nel tennis era contagiosa. Era un piacere scherzare con lui. Ogni tanto mi telefonava. Ciao Gilly ci mancherai.
Maria Grazia Colombo: Sentite condoglianze alla famiglia. Graziella
Algelo Lombardo: Condoglianze alla famiglia.
Carlo Ferla: Me ne dispiace molto Sincere condoglianze alla famiglia. Lo ricordo come amico con un suo modo sempre scherzoso e positivo.
Divo Bologna: Mi dispiace per la perdita dell’amico Giuseppe sentite condoglianze alla famiglia.
Piero Boni: Lo ricordo con affetto per le innumerevoli crociere, per le partite di tennis e per le sciate insieme. Era sempre positivo, non ricordo mai un momento di irritazione. Condoglianze alla famiglia.
Vittorio Grandi: No ho mai avuto il piacere di fare una crociera con Gili e ci siamo solamente sfiorati, io entravo al Centro e lui purtroppo ne usciva. Ci siamo spesso incontrati fuori, e lo ricordo come una bella persona e quando una bella persona ci lascia, è una perdita irrecuperabile per tutti.
Alberto Berni: Era una persona molto positiva.Quando è uscito dal Centro non si è perso d’ animo e ha ricominciato a fare il suo antico mestiere. Ci siamo incontrati molto spesso, anche per scambiarci informazioni sulle nuove tecnologie.Mi dispiace moltissimo,faccio le mie più sentite condoglianze alla famiglia.
Marco Tavernelli: Ciao Gili sarai sempre nel mio cuore.
Prezioso Federico: Ciao Gili, vai tranquillo
Enrico Muzi: Peccato viene a mancare un collaboratore ed amico sincero, ciao Gili
Grazia Garofano: Sentite condoglianze alla famiglia
Rosetta Losito: Mi dispiace tanto, sentite condoglianze alla famiglia.
Tunkay: Lo ricordo sempre per il suo buon umore e la sua amicizia. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici
Luisa Bandini: Sentite condoglianze alla famiglia per la loro perdita. Luisa Bandini
Roberto Della Maggiora: Con Gili, ci siamo incrociati varie volte nelle crociere Nato e visti a Montepertico dove inizialmente abitava. Era un amico umile, socievole e molto apprezzato per la sua bravura nella sezione cavi, trasduttori, vulcanizzazioni…. Invio dunque anche la mia partecipazione, e condoglianze, per il dolore dei familiari per la perdita del loro caro Pino.
Nataline Arena: Mi dispiace tanto. Bravissima persona. Condoglianze alla famiglia.
Selvanizza Eros: Sentite condoglianze alla famiglia.
Stefanini Mariuccia: Una brava persona, sempre positiva ed entusiasta. Sono davvero molto dispiaciuta.
Nicky Watkins: Sentite condoglianze alla famiglia.
Giuly Arditi: Quando abitavo a Spezia lo incontravo spesso in Via Prione. Sempre gentilissimo e affettuoso. Mi dispiace molto.Sentite condoglianze.
Bruni Luciano: Sentite condoglianze alla famiglia.
Simonetta Ratti: Era una persona buona e molto speciale e mi faceva piacere parlare con lui ogni volta che lo incontravo. Condoglianze alla famiglia.
Giovanna Caligaris: Leggo solo ora la brutta notizia che Giliberti ci ha lasciato. Lo ricordo come una persona gentile e disponibile. Condoglianze alla famiglia.
Domenico Galletti: Notizia che non sembra vera. Carissimo Gilli persona sempre allegra e positiva anche di fronte alle difficoltà che la vita gli ha riservato. Ho condiviso anch’io con lui periodi a bordo che ricordo con grande piacere. La sua scomparsa ci ha privato di un grande amico. Condoglianze alla famiglia.
Volevo ringraziare di cuore tutti per i bei messaggi in ricordo del mio papà Pino.
Giliberti Massimiliano
Voglio ricordare Gili con questo episodio che ho pubblicato nel mio primo libro di racconti.
Le frittelle di mele
Sulla vecchia nave Maria Paolina G. adiacente al laboratorio c’era un piccolo angolo cottura atto a preparare qualche spaghettata notturna specialmente per quelli che lavoravano di notte, quando la cambusa della nave era chiusa. Ad una certa ora, verso la mezzanotte, si sgomberavano i tavoli da lavoro per prepararli per la cena di mezzanotte. Cena alla quale non partecipavano solo quelli di turno ma tutti quelli che volevano passare in po’ di tempo tra amici.
Una pomeriggio Giuliano Bertoli, che aveva una certa dimestichezza con la cucina, decise di festeggiare il giorno di San Giuseppe facendo delle frittelle di mele. Cominciò con il preparare la pastella che doveva lievitare. Sbucciò le mele e le lasciò a macerare nel vino, forse rum o cognac.
La pastella doveva lievitare e la lasciò nella pentola. Giuliano doveva andare a finire un lavoro e lasciò di guardia alla pentola in capo crociera Ron Tomkins. Gli disse: “mi raccomando stai attento che la pasta, che deve crescere, non esca dalla pentola”. Detto questo, si allontanò. Dopo circa una mezzora la pasta lievitando cominciò a crescere e a spingere in altro il coperchio, debordando dalla pentola. Il Ron ligio alla consegna, ma molto impacciato, cercava in tutti i modi di contenere la fuoriuscita della pasta dalla pentola. Cercava di rimettere la pasta di nuovo nella pentola, ma, mentre riusciva a farla rientrare nella pentola questa riusciva da un altro lato. Stava impazzendo, non sapeva più cosa fare. Fortunatamente Giuliano ritornò in tempo a toglierlo dall’impaccio. Ron era impacciato ma molto divertito dalla sua performance.
Mentre Giuliano cominciava a friggere le frittelle, di lì passava Peppino, detto Gilli, che vedendo Giuliano alle prese con la pastella gli chiese cosa stesse facendo. “Sto facendo le frittelle con le mele” rispose. “Beh, allora mettine qualcuna da parte che adesso ho da fare” chiese Gilli. E qui scatta l’idea dello scherzo. Giuliano prende due patate le sbuccia, le fa a fette e le immerge nella pastella e le frigge, come le frittelle di mele. Una bella spolverata di zucchero e le “frittelle taroccate” sono identiche a quelle genuine.
Erano le quattro del pomeriggio. Adunata in laboratorio per gustare le frittelle di Bertoli.
Qualcuno chiese:“E quelle cosa sono?” Indicando il piatto messo da parte. “Sono le frittelle per il Gilli, quelle le deve mangiare solo lui”. Qualcuno aveva intuito che non erano frittelle uguali alle altre ed immaginò lo scherzo. Ma nessuno disse nulla.
Dopo un’oretta circa arrivò il Gilli rivendicando la sua parte. “Eccole sono in quel piatto vicino al fornello, le abbiamo tenute al caldo”. Dopo un paio di bocconi non gli fu difficile capire che era vittima di uno scherzo. Se non l’avesse capito dal sapore l’avrebbe intuito vedendo e sentendo le nostre risate.
Prontamente furono tirate fuori le frittelle vere che mangiò divertito.
Allianz – Aggiornamento
Come vi avevo anticipato nella precedente nota il nuovo Chairman del Comitato del personale, Francesco Baralli, ha preso contatto con HR (Human resources) così si chiama adesso l’ufficio del personale, al fine di trovare un punto di contatto al centro per eventuali questioni tra noi e Allianz.
Come potrete leggere dallo scambio di mail non è che ci sia stato un particolare entusiasmo ad aderire alla nostra richiesta. Il nostro referente dovrebbe essere lo Staff Services al Quartiere Generale della NATO. Tuttavia il signor Wouter Benoit si è reso disponibile ad essere il Punto di Contatto. Il suo numero telefonico è 0187 527465. Purtroppo il suo italiano è alquanto incerto, mi dicono.
Mi sento di consigliarvi di rivolgervi a Wouter Benoit solo in caso di questioni delicate e per voi irrisolvibili.
Suggerisco caldamente, ancora una volta, l’uso dell’applicazione MyHealth di Allianz, che è il modo più veloce e sicuro per avere i rimborsi. Se lo ritenete opportuno io sono pronto a preparare una guida al suo uso. È indispensabile uno smartphone adeguato.
Per il momento è tutto.
Andrea
Vi metto qui di seguito lo scambio di mail tra Francesco Baralli e Wouter Benoit
Hi Wouter,
In my first couple of weeks as part of CSA committee I have receive several requests from retired CMRE staff asking me to find the best way for them to stay contact with the administration and with HR for matters mainly related to pensions and health insurance. Andrea Cavanna, a former CMRE staff member, is acting as POC for many retirees and can be contacted at admin@isaclantici.it . Would be possible for you to appoint a POC within your office to ensure that the information keeps on flowing?
Thank you
Regards
Francesco
Traduzione
Ciao Wouter,
Nelle mie prime due settimane come parte del comitato CSA ho ricevuto diverse richieste dal personale CMRE in pensione che mi chiedevano di trovare il modo migliore per mantenere i contatti con l’amministrazione e con le risorse umane per questioni principalmente legate alle pensioni e all’assicurazione sanitaria. Andrea Cavanna, un ex membro dello staff CMRE, funge da POC per molti pensionati e può essere contattato a admin@isaclantici.it. Ti sarebbe possibile nominare un POC all’interno del tuo ufficio per assicurarti che le informazioni continuino a fluire?
Grazie
Saluti
Francesco
Dear Francesco
Retirees of CMRE are not administered anymore by CMRE but by Staff Services at NATO HQ.
Our role, responsibility or even room for decision making is minimal.
I would therefore suggest to list me as POC. In the event there might be some issues I can act as a go-between and contact the appropriate colleague at HQ.
Best regards
Wouter
Traduzione
Caro Francesco
I pensionati del CMRE non sono più amministrati dal CMRE ma dai servizi di staff presso la NATO HQ.
Il nostro ruolo, responsabilità o persino spazio per il processo decisionale è minimo.
Suggerirei quindi di elencarmi come POC. Nel caso in cui potessero esserci dei problemi, posso agire come intermediario e contattare il collega appropriato presso la sede centrale.
I migliori saluti
Wouter
Allianz – Cmre
Cari amici, seguendo le chat di WhastApp iSaclantici e AmiciSaclantic ho realizzato che molte sono le lamentele che riguardano Allianz nel trattare le nostre pratiche di rimborso.
Negli ultimi mesi ci sono state diverse lamentele circa il riconoscimento di alcune spese, comportamento discontinuo nel senso che talvolta alcune cure o medicinali vengono rimborsati senza difficoltà mentre altre volte, per le stesse prestazioni, vengono rigettate o rimborsate dopo lungaggini e richieste di ulteriore documentazione.
C’è un collega che aspetta da due mesi il rimborso per una semplice cataratta. Hanno ricevuto la documentazione ma è ferma al vaglio della commissione medica.
So anche che molti di voi ancora non usa l’app “MyHealth” da cellulare, che a mio avviso, funziona benissimo e che al 90% velocizza il rimborso. Ho costatato personalmente che dall’invio della documentazione al rimborso non passano quasi mai più di cinque giorni. Vi consiglio caldamente di utilizzarla. Non è complicato usarla.
Prima di utilizzare l’App dovete registrarvi sul sito di Allianz. Chi non è mai entrato nel sito di Allianz deve collegarsi al seguente indirizzo internet “Allianz Care” ed eseguire la registrazione: Per registrarsi occorre il Numero di Polizza, un indirizzo di posta elettronica da usare come user-name e una password scelta da voi (almeno otto caratteri di cui un carattere speciale, una lettera maiuscola: esempio @Abcdef1.) Una volta completata la registrazione visitate la vostra casella di posta elettronica per confermare la registrazione cliccando sul link proposto.
Una volta completata la registrazione potete iniziare ad usare l’app. La prima volta occorre: il Numero di Polizza, le credenziali di accesso ad Allianz (indirizzo email e password della registrazione) e un PIN numerico di cinque cifre da definire una sola volta. Successivamente servirà solo ricorda il PIN (sceglietene uno facile da ricordare).
Forse è bene ribadire che per non incorrere in rifiuti o contestazioni che ogni spesa va preventivamente meditata. Per esempio se ho necessità di acquistare un misuratore di pressione devo chiedere al medico curante la prescrizione prima dell’acquisto. Se devo seguire un percorso riabilitativo devo sempre chiedere la prescrizione del medico e così via. Nel caso di sedute fisioterapiche Allianz richiede il costo di ogni seduta e le date in cui sono avvenute. Allianz non rimborsa sedute fisioterapiche di gruppo, sulla fattura deve essere indicato “cure riabilitative individuali”. Nel compilare il claim inviare le foto della fattura, la richiesta del medico e talvolta è bene anche fotografare anche il titolo di pagamento:assegno, scontrino fiscale o ricevuta di bonifico.
Secondo la legge sulla privacy l’assicurazione dovrebbe accettare una descrizione generica e non richiedere il dettaglio della spesa. Il dentista, per esempio, seguendo la legge sulla privacy dovrebbe scrivere solo “cure dentali”. Tale dicitura è accettata dall’Ufficio delle Entrate in fase di denuncia dei redditi. L’eventuale CAF o consulente fiscale non deve sapere che tipo di trattamento è stato sottoposto il suo cliente. Per le cure dentali magari non è così grave ma a fronte di malattie invalidanti o situazioni delicate è bene che rimangano riservate. Prassi purtroppo non accettabile da Allianz.
Il CSA del Centro ha un nuovo Presidente. Attualmente è Francesco Baralli, con il quale ho parlato delle difficoltà riscontrate da alcuni di noi e mi ha assicurato che si farà interprete delle nostre esigenze parlandone con la Direzione, per avere un contatto ufficiale al quale rivolgersi per eventuali gravi divergenze con Allianz. Prima c’era la nostra collega Luisa Bandini che si faceva carico delle nostre lamentele (ma sempre a titolo personale o per spirito di corpo). Non era una mansione ufficiale. Baralli in effetti mi ha confessato che questa figura “ufficiale” non esiste neanche per il personale in servizio e si impegna affinché venga istituita.
A Francesco Baralli, ho chiesto anche che il Centro ci tenga informati per tutto quello che riguarda Allianz e “Pensione NATO”, indirizzando le comunicazioni alla mail di questo sito.
Speriamo che ci diano ascolto.
Andrea
Linea Blu Doc
Ho scaricato dal sito della Rai il filmato che riguarda il Centro e trasmesso oggi 28 Agosto 2020, per chi non l’ha visto e non sa come fare a recuperarlo segua le istruzioni qui sotto.
Chi invece ha un televisore smart può rivederlo su Raiplay, ma solo per una settimana. Se invece lo volete conservare scaricatelo di qui sotto.
Per scaricare il filmato posizionate il cursore sul link “Linea Blu Doc” e con il tasto destro selezionate Salva destinazione con nome… Linea Blu Doc
Buona visione e un’occasione per salutare tutti.
Andrea
Addio a Giancarlo Dreini
Giancarlo Dreini è stato un personaggio che ha fatto la storia del Centro. Era uno dei pionieri dell’informatica. Assieme a Marco Cassola e Piero Serani, furono primi operatori del primo calcolatore installato al centro. Quel calcolatore che per andare a regime ci metteva quasi due ore. Giancarlo, con Piero Serani, Maqrco Cassola, Roberto Della Maggiora ed altri, faceva parte della “Banda dei Toscani” amichevolmente sempre in conflitto per motivi campanilisti: lui Livornese e gli altri Pisani.
Ma altri, qui sotto testimoniano le sue competenze.
Io conobbi Giancarlo nel 1971 quando arrivai al centro con la sua stessa qualifica, ma lui era già un programmatore esperto. Come dice qualcuno fu lui ad inventare il Ray-tracing, che io, inconsapevole dell’importanza, ho fatto “plottare” sul piccolo Calcom migliaia di volte.
Lui veterano ed io pivello lo vedevo con una certa soggezione. Dava l’impressione di essere una persona burbera, forse dovuta alla barba a pizzetto, ma piano piano capii che era solo una mia impressione. Era schivo, forse anche per quella sua leggera balbuzie, che gli donava un certo fascino.
Con lui condividevo una delle prime riviste di informatica italiane, che riuscii a far comprare con una certa fatica. Lui, tutti i mesi, la veniva prendere e la conservava nel suo ufficio. Con il tempo la fece sua, sponsorizzandone l’acquisto.
Dopo il pensionamento ha continuato a frequentare i colleghi e gli amici “Toscanacci” in quello che chiamavano “l’incontro del Venerdì” in un bar del centro della Spezia.
Andrea Cavanna: “Mi unisco ai miei amici colleghi nel formulare le più sentite condoglianze a tutta la famiglia. “
Riporto qui di seguito le testimonianze degli amici più stretti e che con Giancarlo hanno contribuito a rendere importante il centro.
Marco Cassola dice: “Sono entrato al centro quando si chiamava ancora SIRIMAR nel lontano 1962 e il colloquio per la parte tecnica me l’aveva fatta Giancarlo per l’assistenza al primo computer del centro che se non ricordo male era un Remington Rand.
Giancarlo e Piero Serani lavoravano già lì sotto la supervisione di due militari americani capitano Pichens e il maggiore Edward.
Di Giancarlo si può dire che era un “Livornesaccio” nel senso buono ma comunque tra toscani ci si intendeva nonostante ci dividesse
un campanilismo atavico .
Abbiamo formato un bel terzetto fino alla demolizione del computer.
Giancarlo era una brava persona anche se a volte il suo carattere lo faceva apparire un po’ scorbutico.
Colgo quindi l’occasione per fare sentite condoglianze alla moglie e a tutta la famiglia.
Marco Cassola”
Marco Formisano: “Bravo Marco hai centrato bene il carattere di Giancarlo. Colgo l’occasione di formulare sentite condoglianze alla famiglia.”
Jacqueline Deramo: “Sentite condoglianze. Jacqueline Deramo. Bello, Marco, il tuo ricordo.”
Giovanna Martinelli collega stretta di Giancarlo: “Sentite condoglianze alla famiglia .Non potrò essere presente al funerale lunedì mattina ma vi sarò vicina con tutto il mio cuore cuore. Ho lavorato spesso con te e andavamo molto d’accordo.”
Famiglia Martinelli De Vizia”
Enrico Muzi :”Giancarlo era una persona molto corretta anche se sembrava chiuso, condoglianze alla famiglia.”
Carlo Melchiorre Ferla ricorda:”È stato pioniere per lo sviluppo al Centro per i primi modelli di propagazione acustica basati sulla teoria dei raggi, sviluppata ulteriormente in seguito in base alle nuove necessità ed accresciute potenzialità tecnologiche fino ad includere la “range dependency”, l’interazione con un database e infine adottato dalla Marina Militare Italiana come strumento di predizione (SORPRESA) per uso su unità navali.
In seguito ancora aumentato in prestazioni in modo da consentire il funzionamento con altri modelli di propagazione sviluppati al Centro
Il suo carattere era forte, determinato, un po’ burbero e profondamente amante e pro attivo nel suo lavoro. Ne conservo un eccellente ricordo. Porgo alla famiglia sentite condoglianze.”
Finn Jensen, che ha lavorato molto con Giancarlo, sottolinea quanto detto da Carlo: “Ben detto, Carlo. Giancarlo Dreini ha fatto un importante contributo alla ricerca acustica del Centro. Io ho lavorato con lui per tanti anni, ed e’ sempre stato un elemento essenziale del modeling group fina alla sua pensionamento. Poi ha messo su una ditta di consulenza, che ha sviluppato il modello SORPRESA per la Marina Militare. Porgo ai figli i miei sentiti condoglianze. Finn Jensen”
Vittorio Grandi lo ricorda con nostalgia: “Conobbi Giancarlo Dreini quando ero ancora guardiamarina all’Istituto di Elettroacustica di Mariperman. All’epoca frequentavo il Centro per impratichirmi con il programma di ray tracing che lui stesso aveva scritto in Fortran. Me lo ricordo come un uomo gentile e disponibile e anche paziente, forse mosso a compassione dalla mia giovane età e inesperienza, nello spiegarmi alcuni passaggi del programma. Lo ricordo con affetto e mi sento vicino al dolore della sua famiglia.“
Federico Prezioso ha lavorato con Dreini per molti anni nel Comitato del Personale: “Condoglianze alla famiglia, abbiamo lavorato insieme per il c.s.a. Federico p.“
Akal Tuncay: “Condoglianze alla famiglia di Giancarlo.
È sempre stata una persona molto gentile,mi dispiace.”
Tuncay”
Silvio Bongi: “Mi dispiace della notizia, abbiamo lavorato nello stesso gruppo TC ed eravamo diventati amici. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.”
Lavinio Gualdesi: “Sono sempre stato ammirato della sua cultura e intelligenza anche se ho avuto poche occasioni di lavoro con lui. Mi unisco a voi con preghiere.”
Diego Albizzi: “Pur non avendo avuto molti rapporti diretti con Giancarlo, lo ricordo come una persona molto corretta e sempre gentile e disponibile. Mi unisco agli altri colleghi nel porgere le più sentite condoglianze.“
“Sentite condoglianze alla famiglia.” da parte di Federico De Strobel, Piero Boni, Eros Selvanizza, Ferda Turgutcan, Alberto Berni, Elvio Nacini, Angelo Lombardo, Anna Bonanni, Piero Guerrini, Jacqueline Rougan, Gaby e Pio Giannecchini,Gilberto Guaschino, Divo Bologna
Ricordo che il funerale avrà luogo lunedì 6 Luglio alle ore 10.00 presso la chiesa “Maria Ausiliatrice” in via Palmaria alla Spezia.